giovedì 21 luglio 2011

Eifersucht

Mi innamorerò di te
mille volte ancora,
e mille volta ancora
rimarrò in silenzio.



http://www.youtube.com/watch?v=wuhXD8Io7SM

mercoledì 20 luglio 2011

" L'illustrazione mostrava un cavaliere..."

"Anelavo a una vita che mi consentisse di fissare la vignetta dal principio alla fine del giorno. Ogni volta che arrivavo a quella pagina il cuore mi batteva a precipizio. Nessun' altra pagina contava per me."


Kamen no kokoaku - Yukio Mishima


Alessandro Andreuccetti - Cavallo e cavaliere

domenica 17 luglio 2011

a Joke for my whole life.

Tell me the best Joke
let me laugh 'till I cry,
but in this very moment
there's no laughter.
Yearning to have you,
Nothing else, no one else.
I wish you could wish for the same thing.

L'uomo che ride (V. Hugo) - Paul Leni, 1928

giovedì 14 luglio 2011

hold my hand.

Vorrei dirti tante cose, vorrei abbracciarti, guardarti negli occhi da più vicino e distruggere i limiti del ruolo che nel bene o nel male, è mio.
Ma mi accontenterò di guardarti dalla distanza concessa all'amicizia, con sorrisi che trattengono un po' di malinconia, covando una sensazione che rinfranca l'anima e la avvelena al contempo.
Ti starò accanto fino a che qualcosa cambierà. E quando succederà, perderò un pezzo di quei giorni felici, dei giochi per noi mai troppo grandi, della forza che ci siamo dati.
Vorrei dirtelo, ma non lo farò. In un modo o nell'altro ti prometto che non ti lascerò andare.

mercoledì 6 luglio 2011

Salta il punto di inconcludenza: tentativo n.3

*crick crick crick...*
forse un pezzettino di inconcludenza stasera è caduto. Per le grandi cose si comincia da piccoli passi. Dietro ogni grande uomo c'è sempre una grande donna. Per una grande parete ci vuole un grande pennello. E luoghi comuni simili.
In compenso, nella più totale agonia di questa giornata, tra kanji, esercizi e kanji, e ancora un po' di esercizi, l'inconcludenza si è affacciata non più del solito. Anzi direi che ha fatto pressione e mi ha fatto sputare fuori il marcio come al solito. Ma è il dopo che è diverso dal solito. Tutto è molto inSolito.
Il dopo sono io che mi guardo allo specchio, e mi dico che quello che non va di qua è meglio in altri versi, ho i miei punti di forza, e l'inconcludenza svanisce.
Sta di fatto che mi sento un po' come il muro caduto a Berlino 2 giorni dopo i miei primi schiamazzi, solo che lì erano in tanti a buttarlo giù, qui sono solo io. Per il mio grande muro ci vuole una grande me.
Posso dire di aver saltato il punto di inconcludenza oggi, tra una serie di ovvietà, ma ce l'ho fatta. 
*hop, hop* salta oltre la giornata e salta oltre il punto di inconcludenza.