martedì 31 maggio 2011

Thank you

<<Si svegliò anche quella mattina, e quasi sentendosi colpevole, si chiese perchè ci fosse il sorriso sulle sue labbra.
Poi comprese. Aveva sognato lui, il suo sorriso e il suo profumo, che quasi lo sentiva addosso.
Ma lui quella mattina non la avrebbe svegliata, non lo avrebbe fatto più, non per lei.
Non potè far altro che alzarsi dal letto, e prima che il suo sguardo perso nel vuoto inghiottisse tutto e tutti, indossò una maschera con un piccolo sorriso quasi tirato, fece un respiro profondo e cominciò la sua giornata.
Le ore passavano, ma il pensiero era fermo a tutto ciò che invece avrebbe voluto dirgli.
La consapevolezza di aver fatto i passi giusti in quella danza vorticosa era presente, a tratti opprimente. Quante ore passate a pensare come fare per essere, per lui e solo per lui, perfetta nella sua imperfezione, i respiri corti quando sapeva che di lì a qualche minuto sarebbe arrivato e l'avrebbe abbracciato stretto. Sorridere e sempre sorridere perchè era tutto ciò che riusciva a fare quando erano insieme.
Non avrebbe mai permesso di vederla in lacrime, nemmeno nel momento in cui lui, scusandosi, la stava lasciando.

Si chiedeva cosa avrebbe fatto lui se avesse saputo che se ne era innamorata, che un suo gesto, anche il più piccolo le riempivano il cuore. Le avrebbe detto addio? Sapeva che lo avrebbe fatto comunque, conosceva bene ciò di cui lui parlava, e allora aveva preferito tacere.

Poi partiva una canzone nella sua testa e la maschera piano piano scivolava. Gli occhi vuoti erano lì, verdi ma spenti, sul suo viso pallido. E dietro quegli occhi scorrevano le immagini di quei giorni e le lacrime bruciavano ma non uscivano.
"Mi manchi" era l'unico pensiero sensato nella sua testa.
Il resto era tutto un "Ti vorrei odiare..." e "Torna con me te ne prego.". Ma per principio, per esperienza, per tutelarsi, sapeva che quei pensieri non avevano davvero significato.

...Quel sorriso..quanto la faceva palpitare. Aveva fermato l'immagine dei suoi occhi nella sua mente, sfiorandoli piano piano con un dito, come se fosse l'essere più prezioso e più bello che avesse mai visto.
A quel pensiero, un "meno male" le venne in mente come se per fortuna quell'immagine l'avesse fatta sua appena in tempo.
Appena in tempo, poco prima di ammettere a se stessa di averlo fatto di nuovo, di aver ceduto nel provare amore. Appena poco prima di rendersi conto che avrebbe fatto meglio a costringere quei pensieri nei più remoti recessi della sua mente e del suo cuore. O di ciò che rimaneva di quest'ultimo. La cosa più simile a un buco nero che conoscesse.

"Domani sarà uguale" pensò."Prima o poi passerà. Prima o poi qualcosa di bello arriverà e non andrà via. Prima o poi deciderai di fermarti un po' più a lungo per lasciarmi il tempo di diventare importante, per lasciarmi il tempo di non essere qualcuno di cui avere la forza di fare a meno." >>

http://www.youtube.com/watch?v=OOgpT5rEKIU&feature=relmfu

domenica 15 maggio 2011

"Let the sunshine...."

"Una luce nuova si insinua dalla finestra.
Un pensiero nuovo e sempre uguale nei miei pensieri.
Lascio che una musica sfiori i ricordi,
e brividi caldi si rincorreranno lungo la schiena.
Dove sei, cosa farai, ormai me lo chiedo.
Piango e rido e un pezzo è distante.
Mi hai dato un motivo per dirtelo così...


...Corri luce che risorgi, sveglialo con una sensazione dolce, e lascia che sappia che sto cedendo per lui, nel più vorticoso dei sentimenti."


15.05.11 h6.06